LE SCULTURE

 

 

Ariano Irpino

S. Nicola da Tolentino
(1752)

Maestranze campane
Legno scolpito e dipinto, h. 115 cm

Nicola, figlio di Compagnone dei Guarutti o Guarinti e di Amata dei Guidiani o Gaidani, nacque a Sant’Angelo in Pontano (Macerata) nel 1245. Fu chiamato Nicola in omaggio a s. Nicola di Bari. A circa quindici anni decisi di entrare nell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino. Venne ordinato sacerdote dal vescovo Benvenuto Scotivoli (1264-88). Dopo la sua ordinazione, predicò soprattutto a Tolentino, dove fu trasferito intorno al 1275. Morì a Tolentino il 10 settembre 1305. Venne canonizzato nel 1446 da papa Eugenio IV. Dopo la sua canonizzazione il suo culto si diffuse in tutta Italia, in altri molti Paesi d’Europa e poi nelle Americhe, in parte anche per il graduale affermarsi dell’Ordine agostiniano. È considerato il protettore della maternità e dell’infanzia e, oltre ad essere invocato come protettore delle ani me purganti, estende il suo patronato su chi è insidiato dall’ingiustizia o dai cataclismi naturali. Il suo culto si diffuse ad Ariano proprio grazie agli agostiniani che qui avevano un convento fondato nel 1500 da P. Assalone di Felice, originario di Ariano. L’opera qui conservata, risalente al 1752, riproduce l’iconografia tipica di San Nicola da Tolentino, ovvero con l’abito degli agostiniani, piuttosto un giovane, con il viso glabro e con le stelle sul petto, accompagnato dal libro con Regole dell’ordine aperto.

Iscrizioni, stemmi, punzoni: PRAECE/PTA /PATRIS/ MEI/ SEMPER/SERVAVI/ … 1752 f